The point is dolphins

"There you are then", said Crowley, sitting back. "Whole sea bubbling, poor old dolphins so much seafood gumbo, no one giving a damn. Same with gorillas. Whoops, they say, sky gone all red, stars crashing to ground, what they putting in the bananas these days?"

sabato 29 marzo 2014

Ora e al più presto

CURRENTLY READING

Ovviamente l'ho iniziato e finito e amato. Ammetto candidamente che Dave McKean non incarna esattamente il mio ideale di illustratore, però "ci sta". Ci sta giusto, gli calza come un vestito su misura. Le atmosfere sono calde e avvolgenti nonostante lo straniamento che ti provoca la storia, assurda e tenera perchè si sente quanto sia nata dalla mente di chi conosce bene i meccanismi assurdi che muovono i bambini.


Appena terminerò questo volume, dedicherò un post alla trilogia intera perchè si merita più di due righine scarse di commento.

NEXT!
Le mie prossime letture.
Una mi aspetta in biblioteca e devo passare al più presto a ritirarla, l'altra attende impaziente sul mobile dell'ingresso. Quando avrò finito Il cannocchiale d'ambra, Roald Dahl mi scivolerà silenziosamente in borsa.


Chiaramente, in biblioteca ad aspettarmi c'è Shakespeare.



venerdì 14 marzo 2014

La Trilogia dei Colori


Premetto che non è, e non sarà mai, mia intenzione fare recensioni con cognizione di causa. Sono solo una persona che legge. E sono soprattutto una persona che ama dispensare giudizi inutili. Per nessuno dei libri mi permetto di raccontare la trama se non per brevi immagini, altrimenti si perderebbe completamente il gusto di leggerli, dato che sono così brevi da poterli assaporare in un paio d'ore.


premesse

I protagonisti sono sempre giovani uomini, sognatori, outsider nella loro società e decisi a inseguire una donna impossibile che abita le loro fantasie. Le epoche sono diverse, i luoghi geograficamente distanti, ma i giovani protagonisti vivono una situazione di inadeguatezza e insoddisfazione che a volte li fa percepire come DANNATAMENTE IRRITANTI.
Eppure segui le loro vicende con passione, per scoprire fino a che punto il sogno si mescola con il mondo della concretezza, la poesia e l'immaginazione si sciolgono nei colori della vita reale.


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Neve

Neve è il primo romanzo della Trilogia dei Colori di Maxence Fermine.
Non solo, è anche il primo romanzo di Fermine. Posso dire che un po' si sente, soprattutto dopo aver letto le sue opere successive.
Neve racconta il colore bianco, racconta la poesia e l'estetica giapponese.
Dato che di ciò che leggo, ciò che mi riguarda più da vicino è la capacità di tradurre le parole in immagini, posso dire che questo romanzo trasmette una calma incredibile. Un foglio bianco tagliato di netto da un filo. 

Il violino nero

Il violino nero è il secondo romanzo della trilogia ed è anche il mio preferito. 
Un breve libro che ci regala Venezia di notte, la musica, l'epoca napoleonica e l'ossessione. Le immagini sono contrastate e prevale il nero su tutto, ma è un nero vivo, il nero del cielo notturno e dell'anima di chi vive seguendo un sogno impossibile.

L'apicoltore

Il terzo e ultimo capitolo della trilogia è L'apicoltore. 
Come suggerisce il titolo, è un libro pieno di api e di miele. La Provenza di Van Gogh e il deserto nordafricano fanno da sfondo alle vicende di un sognatore inarrestabile.

Secondo me stavolta Fermine si è lasciato prendere la mano. La storia è gradevole e appassionante, ma meno affascinante rispetto agli altri due romanzi. Il colore oro prevale soltanto in alcuni momento, perchè viene sovrastato dalla lavanda, dal mare, dal cielo e dal nero dell'Africa. 




post scriptum

Prossimamente leggerò almeno altre 3 o 4 opere di Fermine. Attendo di aver accumulato le altre letture prima di scrivere un post in proposito.
Opium, al momento, è salito al secondo posto della mia classifica personale, subito dopo e a breve distanza da  Il Violino nero.